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I 7 chakra e il loro funzionamento
www.atuttoyoga.it/7-chakra/
I 7 CHAKRA: funzionamento, caratteristiche e schede dettagliate
da Andrea | Apr 27, 2022
Tutta la pratica dello yoga e di molte altre discipline simili si basa sui sette chakra, i centri energetici che influiscono molto di più di quello che possiamo immaginare sulle nostre vite.
Infatti, un problema specifico di salute può essere causato da uno squilibrio di uno o più chakra e lavorandoci con le opportune tecniche si possono risolvere molti disturbi.
Ma cosa sono questi chakra, dove si trovano, quali sono le loro caratteristiche, cosa succede se non funzionano come dovrebbero?
Queste sono domande che un praticante di yoga si è fatto, si sta facendo o molto probabilmente si farà in futuro ed è importantissimo che si conoscano.
Grazie a questo articolo avrai una visione generale di cosa sono i chakra, quali sono le loro funzioni e le caratteristiche principali di ognuno.
Buona lettura e buona scoperta dei sette chakra ;-)
I chakra sono un concetto appartenente alle tradizioni indiane come lo yoga e l’ayurveda che comunque deriva dalla tradizione tantrica.
La parola chakra in sanscrito significa ruota, cerchio o anche vortice e sono considerati dei centri energetici che servono per assorbire l’energia vitale (prana), distribuirla nell’individuo (nel corpo, nella mente e nello spirito) e rilasciarla verso l’esterno.
A volte vengono chiamati anche Padma, che significa loto, infatti ciascuno è rappresentato da un fiore di loto con differenti petali.
Questi veri e propri vortici di energia fanno da collegamento tra la mente, il corpo e lo spirito influenzando significativamente le nostre emozioni, il modo di comportarsi, l’apprendimento, la comunicazione e molti altri aspetti.
Questi centri possono essere aperti o chiusi e questo influenza moltissimo le nostre vite. Se un chakra è equilibrato l’energia è in grado di scorrere liberamente in quella zona, ma se è chiuso l’energia non è in grado di circolare.
E’ proprio quando un chakra è bloccato che possono insorgere degli squilibri che si manifestano mentalmente, fisicamente, emotivamente o in più modi.
Per questo motivo è importante che funzionino bene e che non si abbiano squilibri in questi centri.
I chakra sono 7 e ciascuno è associato ad un elemento.
Sono organizzati lungo una gerarchia evolutiva dei bisogni umani, cominciando dall’istinto di sopravvivenza ed evolvendo verso la trasformazione spirituale.
Ma lungo il viaggio incontriamo altri bisogni come ad esempio la procreazione, la socializzazione, l’ altruismo, la comunicazione e l’intuizione.
Se ti interessa approfondire i 5 elementi leggi anche questo articolo: I 5 elementi nello yoga e nell’ayurveda
La storia dei 7 chakra
I chakra sono stati da sempre legati alla storia dello yoga e le prima citazioni di questi centri energetici le possiamo ritrovare nel Veda che sono gli scritti più antichi della tradizione indiana.
Questi manoscritti a loro volta derivano da una tradizione orale che fu portata in India da una tribù indoeuropea che invase gli indiani nel secondo millennio a.C.
Si dice che gli invasori abbiano invaso l’India a bordo dei cocchi e che il termine “chakra” si riferirebbe alle ruote di questi cocchi.
Dopo i Veda possiamo ritrovare riferimenti ai chakra nelle Upanishad, anche questi erano insegnamenti che venivano tramandati da maestro a discepolo che poi vennero messi per iscritto.
Successivamente troviamo riferimento ai chakra negli Yoga Sutra di Patanjali, uno dei testi classici dello yoga, che fu scritto intorno al 200 a.C.
Infine, grazie alla tradizione tantrica, composta da molti rami filosofici, i chakra divennero un vero e proprio sistema integrante della filosofia dello yoga che è stata tramandata sia oralmente, da maestro a discepolo, che per iscritto ed è arrivata fino a noi.
Come funzionano i chakra
Tutta la fisiologia dello yoga è basata sull’esistenza di un corpo energetico che contiene a sua volta le nadi e i chakra.
L’energia (il prana) scorre nel corpo attraverso le nadi che sono migliaia e che possono essere in qualche modo paragonati ai meridiani della medicina cinese.
Tutte le nadi vanno a finire nella colonna vertebrale che è il canale energetico per eccellenza. Qui l’energia scorre attraverso le 3 nadi principali: ida, pingala e sushumna.
Anodea Judith, una delle più grandi studiose dei chakra, nel suo libro “chakra, ruote di vita” paragona le nadi della spina dorsale a delle autostrade e tutte le altre a delle strade secondarie.
I chakra sono sulla colonna vertebrale e sono centri dove l’energia viene accumulata e ridistribuita.
Sempre nel libro “chakra, ruote di vita“, vengono paragonati a delle città che si incontrano lungo “l’autostrada dell’energia” che hanno il compito di produrre un certo tipo di bene.
A livello fisico invece i chakra corrispondo a:
gangli nervosi dove c’è un alto grado di attività nervosa
ghiandole del sistema endocrino
Come accennato precedentemente i chakra sono anche chiamati “padma” , loto, perché il loro simbolo sono i fiori di loto e, proprio come dei fiori, hanno dei petali che possono essere aperti, chiusi o trovarsi in uno stato intermedio.
Poiché i chakra governano non solo aspetti fisici ma anche emotivi e comportamentali, quando un chakra è squilibrato influisce negativamente sulla propria vita.
Se un chakra è chiuso, o comunque bloccato, non è in grado di ricevere e ritrasmettere energia mentre se è troppo aperto lavora in modo eccessivo.
Se per esempio una persona è squilibrata a livello del secondo chakra, che regola anche il rapporto con l’altro sesso, può avere molti partner se il chakra è troppo aperto, oppure può avere difficoltà a mantenere un solo rapporto se invece il secondo chakra è chiuso o bloccato.
Bisogna anche considerare che i chakra non funzionano come enti separati ma sono tutti collegati, infatti uno squilibrio di un chakra molto probabilmente interesserà anche gli altri.
Ora che abbiamo visto che cosa sono e come funzionano andiamo a vedere le caratteristiche di ogni chakra in modo che puoi saperne di più sulle funzioni specifiche.
In questi paragrafi non approfondirò ogni chakra sul quale scriverò un articolo specifico, ma inserirò solo le caratteristiche principali.
Per saperne di più sul prana, sulle nadi e sui corpi sottili ti consiglio di leggere anche questo articolo: la fisiologia dello yoga.
Andiamo ora a vederli uno alla volta…
Muladhara, il chakra della terra
primo chakra muladhara
Il primo chakra si trova alla base della spina dorsale, è associato alla sopravvivenza ed il suo colore è il rosso.
Le ghiandole associate a questo elemento sono le surrenali.
L’elemento di questo chakra è la terra che è lo stato più condensato della materia infatti è collegato alla parte solida del corpo come le ossa, i muscoli e l’intestino crasso (dove appunto passa la sostanza solida).
Non curare questo chakra e ignorarlo significa non mettere le basi della nostra crescita e senza il suo equilibrio saremo privi di radici.
Questo centro è responsabile del nostro radicamento, sia fisico perché è responsabile della salute delle gambe che figurativo perché se non siamo ben radicati rischiamo di vivere sulle nuvole.
Molte persone che non sanno cosa fare nella vita probabilmente hanno questo chakra squilibrato e non hanno ancora trovato le loro radici.
E’ correlato alla paura che insorge ogni volta che ci sentiamo in qualche modo minacciati e la nostra sopravvivenza è messa a repentaglio.
Il senso associato è l’olfatto perché la terra è un elemento che percepiamo principalmente grazie a questo senso. Non si può infatti non sentire l’odore della terra durante una passeggiata in mezzo alla natura.
Se è troppo chiuso ci si sente insicuri, paurosi di perdere quello che abbiamo, non radicati, non centrati, con poca fiducia in se stessi.
Al contrario se troppo aperto si rischia di essere molto attaccati ai beni materiali, gelosi, senza nessun tipo di paura che a volte ci mette di fronte a grandi rischi.
SCHEMA RIASSUNTIVO
Dove si trova: perineo, coccige, base della spina dorsale
Elemento: terra
Funzione principale: sopravvivenza
Disfunzioni fisiche: problemi alle gambe, artrite, sciatica, obesità, emorroidi e sciatica
Ghiandole: surrenali
Colore: rosso
Senso: olfatto
Bija mantra: lam
Per approfondire questo chakra leggi anche: Muladhara, il primo chakra: il chakra della radice
Svadhisthana, il chakra dell’acqua
terzo chakra svadhisthana
Svadisthana è localizzato all’altezza del plesso sacrale e l’elemento di questo chakra è l’acqua.
Proprio da questo elemento derivano le caratteristiche di questo chakra in quanto è associato al movimento, al cambiamento, al flusso.
Infatti, se il primo chakra è responsabile del radicamento e di formare una base solida, il secondo ha lo scopo di lasciar fluire, lasciar andare, lasciar fluire.
Dal punto di vista fisiologico il secondo chakra regola tutti quei processi in cui sono coinvolti i liquidi come ad esempio la circolazione sanguigna, la produzione e l’eliminazione delle urine, la riproduzione e la sessualità.
Dal punto di vista comportamentale invece, svadhisthana influenza il piacere, la sessualità, le emozioni e anche le sensazioni.
Il colore di questo elemento è l’arancione e il senso associato è il gusto.
Se questo chakra è troppo aperto può causare una ricerca esasperata del piacere, non solo quello sessuale.
Se invece questo centro è troppo chiuso può sfociare in difficoltà nei rapporti con l’altro sesso, gelosia, paure, impotenza e anche frigidità.
SCHEMA RIASSUNTIVO
Dove si trova: plesso sacrale
Elemento: acqua
Funzione principale: procreazione, genitali, piacere, desiderio
Disfunzioni fisiche: rigidità nella zona lombare della schiena, problemi alla vescia, disfunzioni all’utero, disturbi renali, frigidità e impotenza
Ghiandole: testicoli e ovaie
Colore: arancione
Senso: gusto
Bija mantra: vam
Per approfondire questo centro leggi anche: Svadhisthana, il secondo chakra: il chakra dell’acqua
Manipura, il chakra del fuoco
terzo chakra manipura
Manipura è il terzo chakra, si trova nel plesso solare ed è associato alla volontà e al potere.
A questo centro è associata l’energia, infatti è responsabile del metabolismo sia a livello macroscopico, che avviene nell’ apparato digerente, che a livello microscopico che avviene nelle singole cellule.
Le ghiandole associate a manipura sono il pancreas e le surrenali infatti è importante per la digestione e per il buon funzionamento di tutti gli organi coinvolti in questo importante processa come fegato, stomaco e milza.
L’elemento di questo chakra è il fuoco che porta luce, calore, energia e potere.
Proprio come questo elemento trasforma la materia in luce e calore, il terzo chakra trasforma i primi due elementi più statici e passivi in energia che tende ad andare verso l’alto.
Lo scopo di questo chakra è la trasformazione di noi stessi grazie alla forza della volontà. E’ proprio grazie a questa qualità che riusciamo a liberarci dagli schemi mentali, a cambiare, a abbracciare nuove abitudini e a muoverci verso qualcosa di nuovo.
Il colore di manipura è il giallo ed il senso ad esso correlato è la vista.
Se questo chakra è chiuo o bloccato si hanno problemi fisici principalmente all’apparato digerente e psichici relativi alla mancanza di forza di volontà, di autostima, di fiducia in se stessi e di indecisione.
Se invece manipura è troppo attivo si cerca a tutti i costi di ottenere potere, si ha troppa fiducia in se stessi, si sviluppa arroganza e si tende a non ascoltare gli altri.
SCHEMA RIASSUNTIVO
Dove si trova: nel plesso solare
Elemento: fuoco
Funzione principale: volontà, potere, sicurezza,
Disfunzioni fisiche: disturbi digestivi, diabete, ulcere
Ghiandole: pancreas, surrenali
Colore: arancione
Senso: vista
Bija mantra: ram
Se vuoi saperne di più su manipura leggi anche: Manipura, il terzo centro energetico: il chakra del fuoco
Anahata, il chakra del cuore
quarto chakra anahata
Anahata si trova a livello del cuore, al centro del petto ed è considerato come il centro di collegamento tra i chakra inferiori, più materiali, e quelli superiori, che invece sono più spirituali.
Questo chakra è quello che governa l’amore, ma è diverso da quello del secondo chakra.
L’amore di quest’ultimo è più sensuale, passionale ed è esterno perché è verso una persona, mentre quello del quarto chakra è puro, incodinzionato e proviene dall’interno.
L’elemento di questo chakra è l’aria che rappresenta la leggerezza, la libertà e la freschezza.
I principali organi correlati a questo chakra sono i polmoni ed il cuore, infatti se squilibrato può dare origine a problemi di pressione, cardiaci e respiratori.
Dal punto di vista comportamentale invece è coinvolto nell’amore che si prova per gli altri ma anche per se stessi.
La ghiandola associata a questo chakra è il timo e il colore il verde.
Se è bloccato o troppo chiuso può sfociare in difficoltà nell’esprimere amore, nel manifestare affetto e nell’essere compassionevoli.
Se invece è troppo aperto si può sperimentare una sofferenza esagerata per gli altri o comunque per cose che non ci appartengono.
SCHEMA RIASSUNTIVO
Dove si trova: all’altezza del cuore, nel centro del petto
Elemento: aria
Funzione principale: amore e affetto
Disfunzioni fisiche: disturbi cardiaci e polmonari, problemi di pressione,
Ghiandola: timo
Colore: verde
Senso: tatto
Bija mantra: yam
Per approfondire leggi: Anahata, il chakra del cuore: il quarto centro energetico
Visuddha, il chakra purificatore
quinto chakra vishuddha
Visuddha in sanscrito significa purificazione, ecco perché è considerato il chakra purificatore.
E’ anche chiamato il chakra della gola perché si trova nel collo e nelle spalle.
L’elemento legato a questo centro energetico è l’etere, lo spazio.
E’ il più sottile degli elementi e possiamo percepire solo la sua manifestazione che avviene attraverso le vibrazioni.
Proprio per questo il senso associato a questo chakra è l’udito grazie al quale percepiamo l’etere che vibra.
Questo chakra è anche associato alla comunicazione, al modo di esprimersi e alla creatività.
La comunicazione infatti va oltre gli stati fisici della materia ed è resa possibile grazie all’etere, allo spazio e alle vibrazioni.
La ghiandole associate a questo chakra sono la tiroide e la paratiroide, perciò è coinvolto in tutti quei processi regolati da questa ghiandola come ad esempio la regolazione del calcio, il peso corpore, l’umore, la pigrizia, l’appetito, la stanchezza ed il sonno.
Visuddha è coinvolto anche nella salute della gola, del collo e dell’udito.
Il colore associato a questo chakra è l’azzurro.
Se questo chakra è bloccato o comunque funziona meno di quello che dovrebbe, tendiamo ad avere problemi con il nostro modo di esprimersi, la gente tende a non ascoltarci, la timidezza prende il sopravvento, abbiamo paura a dire la nostra opinione e siamo anche privi di creatività.
Mal di gola frequenti sono un segno che potrebbe esserci uno squilibrio a livello di questo chakra.
Se invece la sua attività è eccessiva tendiamo a parlare troppo e senza consapevolezza di quello che diciamo.
SCHEMA RIASSUNTIVO
Dove si trova: nella gola
Elemento: etere, spazio
Funzione principale: creatività e comunicazione
Disfunzioni fisiche: mal di gola frequenti, disturbi della tiroide, problemi all’udito e collo spesso dolorante
Ghiandole: tiroide, paratiroide
Colore: azzurro
Senso: udito
Bija mantra: ham
Leggi anche: Visuddha chakra: il centro energetico della gola
Ajna, il chakra della luce
settimo chakra ajna
Il nome ajna in sanscrito significa comandare, percepire perciò questo è il chakra della percezione che a sua volta comanda anche.
Infatti, grazie a questo chakra, noi percepiamo il mondo esterno che si riflette in immagini interiori attraverso le quali noi percepiamo la nostra realtà e quindi in qualche modo siamo comandati da tutto questo.
E’ localizzato nel centro della testa dietro la fronte e l’elemento associato a questo chakra è la luce attraverso la quale siamo in grado di vedere il mondo esterno.
E’ anche chiamato il chakra del terzo occhio e si riferisce all’occhio della percezione che ci permette di vedere oltre la semplice realtà e ci mette di fronte alla verità.
Ajna chakra è correlato alla ghiandola pineale, detta anche epifisi, che è localizzata al centro della testa.
E’ una ghiandola molto piccola ma anche molto importante perché produce la melatonina, un ormone fondamentale per la nostra salute che regola principalmente il sonno e la veglia ma che è coinvolto anche nella crescita, nel sistema immunitario e nella gestione dello stress.
Se questo chakra è squilibrato si fa fatica a fidarsi della propria intuizione, non si usa per niente l’immaginazione e si tende a fare delle scelte che spesso si rivelano sbagliate solo perché non abbiamo ascoltato il nostro intuito.
SCHEMA RIASSUNTIVO
Dove si trova: centro della testa
Elemento: luce
Funzione principale: vista, intuizione
Disfunzioni fisiche: problemi alla vista, mal di testa, problemi con il sonno
Ghiandole: pineale (epifisi)
Colore: indaco
Senso: vista
Bija mantra: om
Per approfondire: Ajna, il chakra del terzo occhio: il centro dell’intuizione
Meditazione con il bija mantra per il sesto chakra
Sahasrara, il chakra della corona
settimo chakra sahasrara
Sahasrara in sanscrito significa millefoglie e questo si riferisce ai mille petali del fiore di loto che simboleggiano questo chakra.
E’ situato alla sommità della testa e la sua funzione è quella spirituale. Secondo lo yoga è proprio grazie a questo centro energetico che avviene l’illuminazione.
L’elemento di questo chakra è il pensiero che rappresenta la manifestazione di tutto ciò che ci circonda e la funzione di sahasrara è la conoscenza.
Dal punto di vista fisiologico invece il chakra della corona è legato alla ghiandola pituitaria (l’ipofisi).
Questa ghiandola endocrina si trova alla base del cranio ed è importantissima perché regola il funzionamento di tutte le altre ghiandole quindi, se squilibrata, si avranno una serie di disturbi nel metabolismo, nella crescita, nell’equilibrio ormonale, nella riproduzione e molti altri.
Se questo chakra è squilibrato possiamo sentirci soli con noi stessi, senza nessuna connessione spirituale e si tende ad essere molto scettici.
SCHEMA RIASSUNTIVO
Dove si trova: sommità del capo
Elemento: pensiero
Funzione principale: comprensione
Disfunzioni fisiche: difficoltà di apprendimento, confusione, depressione
Ghiandole: pituitaria (ipofisi)
Colore: violetto
Bija mantra: ah
Per approfondire: Sahasrara chakra, il settimo centro energetico
Meditazione con il bija mantra per il settimo chakra. -
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https://www.macrolibrarsi.it/speciali/e-tu...ai-vibrando.php
E tu a quale frequenza stai vibrando?
Leggi un estratto da "La Legge di Attrazione Scientifica"
Sapendo che tutto è composto da energia in movimento, possiamo arrivare alla conclusione che tutto il nostro mondo fisico e psichico è composto da energia e che dunque ogni cosa è composta da una vibrazione che a sua volta è composta da una specifica frequenza.
Quante volte abbiamo sentito frasi come: "Che bella energia che hai!" o "A pelle mi generi buone vibrazioni"?
Fino a qualche pagina fa magari pensavi ancora che fossero frasi da aspiranti maghi o guru da quattro soldi, invece ora sai che queste frasi sono reali, reali come le pagine di questo libro che tocchi tra le tue mani, reali come il suono che percepisci sfogliando questo testo.
Il famoso inventore Nikola Tesla una volta disse: "Si possono scoprire i segreti dell'universo pensando in termini di energia, frequenza e vibrazione".
Vediamo nel dettaglio la differenza tra frequenza e vibrazione:
La frequenza è il numero di ripetizioni per unità di tempo di un evento periodico. Rappresenta quanta longitudine c'è tra un'onda e l'altra.
La vibrazione è il movimento di vibrazione (onda) e si misura per l'ampiezza dell'onda stessa.
Dunque, più la frequenza è alta, più la distanza tra un'onda e l'altra sarà minore. Viceversa, più la frequenza è bassa, più la distanza tra un'onda e l'altra sarà maggiore.
Ti starai chiedendo perché dover conoscere questa differenza, non è vero?
Per ora ti basti sapere che:
Nulla è fermo. Tutto si muove. Tutto vibra.
Il principio ermetico
Il principio della vibrazione ci svela che tutto, nell'universo, è in costante movimento. Non esiste nulla che sia completamente immobile. Come dice Ermete Trismegisto nel libro Kybalion "Le differenze tra la materia, l'energia, la mente e lo spirito sono riconducibili a differenze vibrazionali: più alto è il livello evolutivo, più alta è la frequenza vibrazionale. Il Tutto (l'Assoluto, la Mente Suprema) ha un livello vibrazionale infinitamente alto. L'arte della trasmutazione mentale consiste appunto nell'arte di modificare lo stato vibrazionale, risultato raggiungibile attraverso uno sforzo di volontà".
E tu a quale frequenza stai vibrando?
Ora che hai compreso una volta e per tutte (con dati tecnici e scientifici alla mano) che tutto è energia e che questa energia è vibrazione, ti chiediamo: "Tu a quale frequenza stai vibrando?".
Forse, in questo momento, farai fatica a rispondere a questa domanda, ma se vuoi diventare il principale artefice del tuo destino e iniziare a creare esattamente la realtà che desideri dovrai necessariamente porre l'attenzione su ciò che ti stiamo per rivelare.
Questo concetto svela uno dei principali segreti che ti permetterà di essere, fare e avere ciò che hai sempre sognato.
Ecco la chiave segreta:
Tutto ciò che esiste nel regno fisico (la nostra realtà) non è altro che il risultato delle frequenze che emaniamo.
Rileggi ancora una volta il concetto che ti abbiamo appena rivelato. Non è magnifico? Ecco che risulta fondamentale identificare quale vibrazione e frequenza emaniamo verso l'esterno per, eventualmente, cambiarla e direzionarla a nostro vantaggio. In questo modo avrai il pieno controllo della tua vita e i miracoli inizieranno ad accadere ogni singolo giorno. Cambia la tua vibrazione e aspettati miracoli!
"La meccanica quantistica egli esperimenti con le particelle ci hanno insegnato che il mondo è un pullulare continuo e irrequieto di cose, un venire alla luce e uno sparire continuo di effimere entità. Un insieme di vibrazioni, come il mondo degli hippy degli anni Sessanta. Un mondo di avvenimenti, non di cose".
Carlo Rovelli
Senti le frequenze
Se accettiamo l'idea che tutto nell'universo sì muove attraverso frequenze e vibrazioni, possiamo comprendere che siamo un'estensione vibrazionale del non fisico. Lo stesso dunque vale per le nostre emozioni e i nostri pensieri.
Spesso le persone si sentono molto disorientate quando cercano di vedere se stesse come vibrazione o come energia, perché considerano solo le manifestazioni materiali di tali vibrazioni. Sei vibrazione ed energia molto più dell'essere fisico con il quale ti identifichi ogni giorno.
Ed è solo quando riconosci te stesso come essere vibrazionale che sei in grado di comprendere che tu sei energia e di conseguenza che sei il creatore (ancora non del tutto consapevole) della tua realtà.
Ed è proprio solo attraverso la presa di consapevolezza di tutto ciò che sarai in grado di realizzare la vera ragione per la quale ti trovi esattamente nel tuo corpo e della tua capacità di poter manifestare tutto quello che desideri fare, essere o avere nella tua vita.
Se ti senti felice, la tua frequenza sarà quella della felicità e attrarrai persone, situazioni ed eventi colmi di felicità. Se ti senti preoccupato, la frequenza della tua preoccupazione attrarrà a te, come un magnete, persone, situazioni ed eventi pieni di preoccupazione.
Tutto il nostro mondo è un mondo vibrazionale e tutto quello che percepisci nella tua realtà non è altro che la tua capacità di interpretare una tipologia di vibrazione:
I tuoi occhi interpretano la vibrazione e quindi il senso della vista.
Le tue orecchie interpretano la vibrazione e quindi il senso dell'udito.
Il tuo naso interpreta la vibrazione e quindi il senso dell'olfatto.
Eccetera.
"Ci sono vibrazioni e onde fra le persone che a volte valgono più di cento pensieri".
Antonio Manzini
Dunque per conoscere qual è la frequenza in cui vibri in questo momento ti basterà identificare esattamente qual è l'emozione che stai provando in questo istante.
La cosa positiva è che puoi cambiare la tua frequenza modificando le tue emozioni, il tuo stato d'animo e - automaticamente - ogni cosa attorno a te cambierà.
Siamo sicuri che ci saranno uno o più ambiti della tua vita in cui le cose non stanno andando come vorresti, giusto? Bene, allora chiediti: "Quali sono le emozioni più frequenti che provo in quel preciso ambito della mia vita?".
Qualunque emozione esprimi coincide sempre con ciò che riceverai da essa. Se l'emozione dominante è la passione e doni passione, allora riceverai necessariamente passione nel tuo mondo esterno, perché è quella la frequenza in cui vibri.
"I pensieri hanno una frequenza, dunque se pensate e ripensate sempre alle stesse cose e continuate a immaginarle, riuscirete a emettere quella determinata frequenza con sufficiente continuità".
John Assaraf
Pensaci, tutto questo non ti ricorda forse una radio?
Ipotizziamo che tu voglia ascoltare alla radio il tuo programma preferito che ti fa compagnia mentre lavori. Tutto quello che ti basterà fare è sintonizzarti sulla stazione radio in cui trasmetteranno il programma. Non puoi sintonizzarti per esempio sulla stazione radio 95.5 e pensare di poter ascoltare il programma che viene trasmesso sulla stazione 105.3. Questo non accadrà mai. Esistono tutte e due le frequenze, ma puoi scegliere di sintonizzarti solo su una di esse.
Se vuoi fare, essere o avere qualcosa dovrai necessariamente sintonizzarti sulla vibrazione corrispondente di ciò che desideri.
Per poter attrarre a te energie positive, devi mantenere la tua vibrazione su una frequenza positiva, grazie all'aiuto delle emozioni,
I nostri pensieri e le nostre emozioni sono anch'essi "stati di energia", come affermò il dott. David Hawkins quando, nel 2002, pubblicò il libro Power vs. Force.
Il ricercatore e psichiatra unì tutto il suo sapere arrivando a presentare una tesi validata scientificamente. Hawkins, infatti, stabilì che gli stadi emozionali di una persona emettono una frequenza distinta e caratteristica di quella determinata emozione. Chiamò questa serie di frequenze emotive: "la scala della consapevolezza".
Tutto ciò che esiste nella nostra realtà è il risultato di una frequenza e vibrazione che noi stessi emaniamo.
La Sfida
Ascolta i tuoi pensieri e le tue emozioni per almeno 72 ore.
Cerca di porre la tua attenzione sui pensieri più frequenti che hai durante la giornata.
Potresti farti aiutare da un diario, da un piccolo taccuino o dal "Quaderno dei Miracoli", dove scriverai un elenco puntato dei pensieri ripetitivi avuti nelle ultime 72 ore.
Questo esercizio ti aiuterà a renderti conto di quanti pensieri inutili e distruttivi fai durante la tua quotidianità e ti donerà la capacità di iniziare a scegliere di cambiare questi pensieri e di conseguenza anche le vibrazioni e le frequenze connesse a essi.. -
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